Museo di Arte Moderna, Bolzano

2001

Concorso Internazionale

Ruggero Lenci (capogruppo/team leader)
Nilda Valentin, Stefano Catalano














Il progetto per il Museo d’Arte Moderna di Bolzano da costruirsi sull’area dell’ex Monopolio a ridosso del centro storico, concepisce il manufatto come un forum culturale dove arte e società possano raggiungere alti livelli di comunicazione e integrazione, un incubatore di nuove idee e iniziative artistiche a livello regionale e internazionale che funga da luogo di informazione, di incontri e avvenimenti sociali, di scambio di idee e di dibattito culturale. Seguendo questi principi i piani bassi dell’edificio sono destinati a quegli spazi nodali che invitano a una diretta comunicazione e interazione con i cittadini, quali l’area per le manifestazioni, l’area informativa-libreria, la biblioteca, il caffè-ristorante, lo shop, tutte funzioni che rimangono aperte anche oltre gli orari del museo. Gli spazi museali per le esposizioni temporanee e permanenti sono localizzati nei due livelli superiori. La disposizione volumetrica del Museo d’Arte Moderna nel contesto urbano è caratterizzata dallo sviluppo di un edificio di forma allungata che segue il modello della lottizzazione gotica ad andamento est-ovest, pensato nel totale rispetto dei limiti di edificabilità e dei distacchi del terreno, alto quattro piani oltre al piano attico. Il volume del museo è circondato da una serie di spazi aperti dove si sviluppano ad est una nuova piazza per l’accesso principale al complesso che ha luogo su via Dante, a nord il percorso pedociclabile previsto dal Piano di Recupero via Rosmini ? via Dante che senza discontinuità altimetriche mette in comunicazione le diverse quote presenti su tali vie e sui prati del Talvera nonché propone zone verdi nelle aree a nord del lotto e un collegamento con via Rosmini, a sud nella fascia di distacco di 5 metri parcheggi per moto e biciclette coperti da tettoie, asole di aerazione per i livelli interrati e vie di uscita dalle scale di sicurezza, ad ovest uno spazio esterno per i lavori artistici all’aperto. Su via Rosmini hanno luogo due accessi: uno pedociclabile che si biforca per condurre alle due diverse quote del viale che lambisce il lato nord del museo; l'altro carrabile per i mezzi pesanti impiegati per la movimentazione delle opere d’arte, per i fornitori e per accedere all’autorimessa. Tali ingressi sono filtrati da una piccola costruzione per il custode che, con un’ampia tettoia, funge da varco al campus museale. Il viale pedociclabile sul lato nord dell’edificio funge da piazzale allungato e diventa il collegamento esterno per accedere al caffè-ristorante localizzato nella piazzetta ribassata a quota ?5.25, e agli ingressi indipendenti localizzati in asse con l’accesso da via Rosmini, alle aree per le manifestazioni, per i progetti degli artisti/curatore e per i bambini/giovani, per la biblioteca e per le aree informative, nonché per le zone amministrative. Quest’ampia piazza allungata diventa un nuovo brano del tessuto urbano, idoneo per mostre all'aperto di opere scultoree. L’area di accoglienza principale su via Dante è caratterizzata da un'invitante trasparenza e luminosità della hall che, con le sue doppie altezze sovrapposte, rende ben visibili le funzioni interne del museo, nonché è caratterizzata da un'ampia e alta pensilina che protegge la zona d'ingresso. La hall consente l’accesso a tutte le funzioni pubbliche oltre a servire quale riferimento visivo di tutte le zone non soggette al controllo dei biglietti e utilizzabili fuori dagli orari di apertura. In essa hanno luogo la cassa utilizzabile sia dall’esterno che dall’interno, lo shop realizzato in vetro strutturale, i sistemi di circolazione verticali principali costituiti da una rampa collocata sul lato sud dell’edificio che collega tutti i livelli fuori terra del museo ad eccezione del piano attico, il grande montacarichi anch’esso collocato sul lato sud e utilizzabile anche dai visitatori, una rampa di scale e un ascensore collocati sul lato nord che collegano tutti i livelli incluso quello interrato dove si trova il club-ristorante. Questa hall principale entra in continuità con il lungo percorso-atrio che sul lato nord dell’edificio affianca lo shop, la sala manifestazioni, il guardaroba, l’area per il catering, le scale per la biblioteca e per l’area informativa-libreria, fino a incontrare l’atrio secondario dal quale hanno accesso i vani dei progetti dell’artista/curatore e dei bambini/giovani, i bagni, una delle due aule per seminari. Dall’area esterna antistante l'ingresso secondario si può accedere, direttamente dall’esterno tramite una scala indipendente, alla biblioteca e all’area informativa-libreria da un lato e, tramite una seconda scala con ascensore, all’area amministrativa dall’altro. Nel lato sud dell’edificio sono localizzate, oltre al montacarichi, due scale di sicurezza che collegano tutti i livelli. L’obiettivo compositivo è quello di conformare il progetto come un organismo nel quale l’articolazione volumetrica esprima con chiarezza i caratteri distributivi del museo per mezzo di una calibrata distribuzione dei pieni e dei vuoti, dei setti murari, delle asole vetrate, dei lucernari. Lo spazio interno è stato predisposto per permettere i continui cambiamenti richiesti dal bando. Nella direzione est-ovest è stata sviluppata una maglia strutturale di 5.40 ml. di modulo mentre, nella direzione nord-sud, è stata pensata una grande luce libera di 13.00 ml., affiancata da quattro maglie minori, due per lato, contenenti i vari sistemi di collegamento verticale. Sul lato sud tali maglie minori contengono anche, distribuiti sui vari piani, i percorsi, i bagni, parte degli uffici amministrativi, le celle multimediali, il vano preparazione, i laboratori e l'area espositiva per grafica e fotografia. Gli spazi liberi della grande luce sono collocati al secondo e terzo piano e rendono possibile la realizzazione di varie tipologie di allestimento museale. Tutti gli spazi sono stati collegati tramite percorsi orizzontali ordinati e adatti al transito con la sedia a rotelle. Le aperture verso l’esterno sono state ricavate per distacco delle pareti e non come buco nel muro. Sia per forma che per posizione esse facilitano il rapido orientamento nello spazio e in relazione alla città. Nella distribuzione delle funzioni, seguendo la conformazione compatta dell’edificio secondo l’asse est-ovest, si favorisce il soleggiamento di quegli ambienti idonei alla diretta insolazione, quali gli uffici e i vani progetti, oltreché la ventilazione naturale degli ambienti di lavoro. La luce del nord viene immessa negli ambienti museali tramite una serie di vetrate scavate nella superficie esterna. Una serie di lucernari in copertura immettono l’illuminazione indiretta nelle zone espositive del terzo e del quarto piano, dove sono proposti una serie di vuoti e spazi a doppia altezza idonei a contenere opere d’arte di maggiore dimensione. L’accesso principale ai due livelli espositivi delle mostre temporanee e permanenti avviene direttamente dalla hall principale tramite la scala e le rampe aperte, mentre l’accesso al piano attico ha luogo tramite le due scale poste sul lato nord e il grande ascensore/montacarichi. Le celle multimediali e i laboratori grafico e fotografico sono stati collocati sul lato sud, mentre il laboratorio di restauro sull'angolo nord-ovest del museo. I depositi d’arte, il laboratorio tecnico, i locali per gli impianti, il ristorante-bar, sono localizzati a quota ?5.25. Una piazzetta ribassata, accessibile dall’esterno, contiene tavolini da caffè e immette luce e aria nello spazio interno.

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