Istituto Regionale per il

Finanziamento Industriale in Sicilia, Palermo


1979
 

Ruggero Lenci, Roberto Richiardi
 


 

Concorso Nazionale




Il concorso per la nuova sede dell’Istituto Regionale per il finanziamento industriaLe della Regione Sicilia aveva due motivi di interesse: la collocazione nella pianura che collega Palermo a Mondello alle spalle del monte Pellegrino in un’area adiacente e in continuità con la villa di Tomasi di Lampedusa, il celebre scrittore del Gattopardo; la necessità di progettare un edificio che fosse, oltre a una sede di uffici finanziari, anche un simbolo del mondo industriale. L’impostazione urbanistica del progetto ripropone l’invaso della villa esistente attraverso una composizione articolata che entra in dialogo con la sua corte aperta e si collega ad essa tramite percorsi che disegnano la sistemazione a parco dell’intera area nella quale sono presenti una vasca d’acqua, aree pavimentate e nuove alberature. Il restauro della villa si pone come parte integrante del progetto, così come la sua gestione e manutenzione nel tempo. L’insieme generato risponde a una logica compositiva dove il nuovo e la preesistenza costituiscono un tema unico, non privo di forti connotazioni industriali. Queste ultime sono conferite alla nuova sede dell’IRFIS sia da scelte volumetriche, per le quali si è optato per un edificio che si sviluppa in altezza, che strutturali per le quali si è fatto uso dei solai appesi. Un sostegno centrale costituito da un pilastro cavo all’interno del quale ha luogo una scala di collegamento tra i piani, scarica a terra le forze delle mensole superiori alle quali sono ancorati i tiranti che sostengono i piani. Al fine di evitare fenomeni di torsione e, al tempo stesso, dare maggiore solidità all’intero sistema strutturale, gli alloggiamenti dei corpi scala-ascensori sono stati pensati come estrusioni circolari in cemento armato collocati sul perimetro della circonferenza del volume cilindrico, sul lato che guarda la corte aperta. Questo gruppo distributivo verticale serve tutti i piani e termina in alto sul piano attico nel quale è prevista la sala del consiglio di amministrazione e i servizi di catering, e in basso nel piano sottostante la hall di ingresso, dopo aver forato la superficie conica vetrata che ne determina la copertura. In questo livello interrato hanno luogo un accesso all’auditorium, il caveau della filiale bancaria posta superiormente, la mensa che genera una doppia altezza col la hall, l’aula per i corsi di aggiornamento, la palestra, gli archivi e i servizi richiesti, nonché l’autorimessa. Un’ampia bucatura circolare posta al centro della corte permette alla luce di illuminare parte di questo livello. Al piano terra hanno luogo un altro accesso all’auditorium, lo sportello bancario, l’ufficio del centro elettronico, nonché il blocco degli uffici collocati sull’altro fronte dell’intervento. L’atrio centrale coperto in vetro su forma tronco-conica è caratterizzato dalla presenza di sei travi a raggera inclinate che sostengono la struttura centrale.


Pagina Iniziale